Manovra Finanziaria 2024
MANOVRA FINANZIARIA 2024 – LEGGE 213/2023 e decreti attuativi della Riforma Fiscale
N.B.: In neretto l’entrata in vigore delle disposizioni.
APPALTI E PA
Via alle nuove soglie europee per le gare d’appalto
L’Europa aggiorna le soglie per gli appalti di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e speciali. Le soglie sono così articolate: 5.538.000 euro per gli appalti di lavori pubblici nei settori ordinari e speciali e per le concessioni; 221mila euro per appalti di forniture e servizi e concorsi pubblici di progettazione aggiudicati da amministrazioni che sono autorità sub-centrali, che diventa di 143mila euro per gli appalti di forniture e servizi di amministrazioni governative centrali.
1 ° gennaio 2024
Carta addio, gli appalti migrano sul digitale
Gli appalti vengono integralmente digitalizzati, come dettato dal Pnrr. Vengono meno i regimi transitori di pubblicità legale nei contratti pubblici, le attività riguardanti il ciclo di vita dei contratti pubblici e rientranti nell’ecosistema di approvvigionamento digitale e l’uso delle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate da parte delle stazioni appaltanti e centrali di committenza qualificate, anche con riserva. Entrano in scena la Banca dati nazionale dei contratti pubblici gestita da Anac e il fascicolo virtuale dell’operatore economico, utilizzato per la partecipazione alle procedure di affidamento disciplinate dal codice. In alcuni casi specifici, previste proroghe al 30 giugno.
1° gennaio 2024
CASA, IMMOBILI E CONDOMINIO
Affitti brevi, cedolare al 26% a partire dal secondo immobile
Sale dal 21 al 26% la cedolare secca sui redditi derivanti dai contratti di locazione breve, in caso di affitto di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta. L’aliquota del 26% si applica a partire dal secondo immobile locato. La scelta dell’immobile su cui applicare il 21% spetta al contribuente in dichiarazione dei redditi. Previsto anche l’obbligo –ancora in attesa di decreto attuativo – di dotarsi di un Codice identificativo nazionale (Cin).
1° gennaio 2024
Bonus mobili, la spesa agevolata scende da 8mila a 5mila euro
La spesa massima su cui calcolare il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici passa da 8mila a 5mila euro. Per avere la detrazione resta necessario realizzare un intervento di recupero edilizio, agevolato, iniziato dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili.
1° gennaio 2024
Acquisto case green: Iva indetraibile dall’Irpef
Chi compra una casa in classe energetica A o B dal costruttore (o da un organismo collettivo di investimento del risparmio, Oicr) non può più detrarre parte dell’Iva versata. La detrazione Irpef del 50% (in dieci rate annuali) è rimasta valida fino ai rogiti stipulati entro il 31 dicembre 2023.
1° gennaio 2024
Under 36 e nuclei numerosi, mutui prima casa garantiti fino all’80%
Prorogata per tutto il 2024 la garanzia statale fino all’80% sui mutui prima casa prevista tramite il Fondo Prima Casa gestito da Consap per alcune categorie prioritarie (giovani under 36, giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori e conduttori di alloggi Iacp) con un Isee fino a 40mila euro e loan to value superiore all’80 per cento. Per il 2024 potranno beneficiare della garanzia “potenziata”, in certi casi fino al 90%, anche le famiglie numerose. Per gli under 36 non viene invece confermata l’esenzione dalle imposte di registro e ipocatasali e il tax credit sull’eventuale Iva.
1° gennaio 2024
Superbonus al 70% e solo nei condomìni
Il superbonus è terminato per abitazioni indipendenti e unifamiliari (villette e unità indipendenti). Prosegue invece per condomìni ed edifici da due a quattro unità di un solo proprietario, per i quali è previsto fino al 2025. Nel 2024, però, la percentuale di detrazione scende al 70% (e poi passerà al 65% nel 2025).
Per alcuni soggetti del Terzo settore e nelle zone colpite da terremoti dal 2009 in poi, a certe condizioni, il superbonus rimane al 110% fino alla fine del 2025.
1° gennaio
Contributo alle spese superbonus per le famiglie a basso reddito
Ai contribuenti con un reddito fino a 15mila euro (calcolato in base al quoziente familiare) e che hanno raggiunto un Sal di almeno il 60% entro il 31 dicembre 2023 è garantito un contributo per le spese da superbonus sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024. Criteri e modalità di erogazione saranno stabiliti da un decreto del Mef.
1° gennaio 2024
Vendite immobiliari, tassate le plusvalenze da superbonus
Le plusvalenze realizzate con la vendita di immobili (non prima casa) sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal superbonus rientrano tra i redditi diversi e sono tassabili al 26 per cento. La tassazione scatta entro dieci anni dalla fine dei lavori.
1° gennaio 2024
Bonus barriere architettoniche, si riducono i lavori ammessi
Dalla data di entrata in vigore dell’ultimo decreto legge superbonus (30 dicembre 2023) il bonus barriere architettoniche al 75% viene limitato agli interventi riguardanti scale, rampe e all’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 sconto in fattura e cessione del credito sono consentiti solo per le parti comuni dei condomìni a prevalente uso abitativo e alle persone fisiche con redditi (quoziente familiare) fino a 15mila euro (vincolo derogato se in famiglia c’è un disabile). La stretta sui lavori agevolati non si applica se entro il 29 dicembre 2024 il contribuente ha presentato il titolo abilitativo oppure, per le opere in edilizia libera, ha avviato i lavori o – in alternativa – ha stipulato accordo vincolante e pagato un acconto.
1° gennaio 2024
Bonifici per lavori edilizi: la ritenuta sale dall’8 all’11%
La ritenuta sui bonifici “parlanti” per ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie passa dall’8 all’11 per cento. L’aumento si applica ai bonifici effettuati dal 1° marzo (non rileva l’addebito sul conto).
La modifica non tocca i clienti ma i fornitori, che si vedranno accreditate somme inferiori.
1° marzo 2024
Lavori non terminati nel 2023, ok ai crediti già ceduti
Le agevolazioni maturate per interventi da superbonus per le quali, sulla base dei Sal effettuati fino al 31 dicembre 2023, sono stati eseguiti sconto in fattura o cessione del credito, non saranno oggetto di recupero in caso di mancata fine dei lavori, anche se non si è raggiunto il salto di due classi energetiche.
16 marzo 2024 (termine comunicazione cessione dei crediti per spese 2023)
Superbonus aree terremotate, più vincoli per la cessione
Nelle aree colpite da terremoti, per gli interventi superbonus di demolizione-ricostruzione, anche quando i lavori sono compresi in piani di recupero approvati dai Comuni entro il 16 febbraio 2023, lo sconto in fattura e la cessione del credito restano possibili solo se prima dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto legge (cioè entro il 29 dicembre 2023) è stata presentata anche la richiesta di titolo abilitativo per i lavori. Inoltre, nel caso di lavori agevolati dal superbonus in zone colpite da eventi sismici dal 2009, per gli interventi avviati dopo l’entrata in vigore del decreto è obbligatorio stipulare, entro un anno dalla fine dei lavori, una polizza assicurativa per eventuali danni da calamità naturali e catastrofi.
16 marzo 2024 (termine di comunicazione della cessione dei crediti per spese 2023)
FISCO E IMPRESE
Nuove aliquote Irpef e no tax area a 8.500 euro
Per il 2024, le aliquote Irpef da applicare per scaglioni di redditi sono le seguenti: fino a 28mila euro: 23% (accorpati i primi due scaglioni precedenti), da 28mila a 50mila: 35%; oltre 50mila: 43%. Le addizionali regionali e comunali si dovranno adeguare a questi scaglioni. Le detrazioni massime per reddito da lavoro dipendente aumentano da 1.880 euro a 1.955 euro, innalzando la no tax area a 8.500 euro. Il trattamento integrativo spetta per redditi complessivi fino a 15mila euro.
1° gennaio 2024
Fattura elettronica estesa a tutti i forfettari
Obbligo di fatturazione generalizzato per i contribuenti che applicano il regime forfettario, con la sola esclusione di medici e operatori sanitari, per i quali la fatturazione elettronica delle prestazioni rese ai pazienti resta vietata fino al 31 dicembre 2024.
1° gennaio 2024
Iva al 10% su prodotti per l’infanzia e l’igiene femminile
In seguito alla soppressione delle norme che prevedevano l’aliquota al 5%, i prodotti per la protezione dell’igiene femminile e i prodotti alimentari per la prima infanzia e i pannolini vengono assoggettati all’aliquota Iva del 10 per cento.
1° gennaio 2024
Abolizione dell’Ace a favore della ricapitalizzazione aziendale
A partire dal periodo d’imposta 2024 viene abolito l’Ace (aiuto alla crescita economica) introdotto con il decreto Salva-Italia del 2011 dal Governo Monti.
1° gennaio 2024
Nuovo concetto di residenza fiscale
Ai fini Irpef, si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno il domicilio o la residenza nel territorio dello Stato, o che sono ivi presenti.
1° gennaio 2024
Semplificazione della disciplina delle controllate estere (Cfc)
Se il bilancio della potenziale Cfc è soggetto a revisione e gli esiti di tale revisione sono utilizzati dal revisore della controllante italiana, sono concesse alcune semplificazioni nel “test” per la verifica dei presupposti di applicazione della disciplina. Ad esempio, la verifica dell’assoggettamento del soggetto controllato estero a una tassazione “congrua” è effettuata con una modalità semplificata in base alla quale è “congrua”, e quindi evita l’applicazione della normativa Cfc, la tassazione effettiva del soggetto controllato estero in misura almeno pari al 15 per cento.
Esercizi che decorrono dal 31 dicembre 2023
Incentivi per il trasferimento di attività economiche in Italia
I redditi derivanti da attività di impresa e dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, svolte in un Paese non Ue o See, trasferite nel territorio dello Stato, non rilevano ai fini Ires e Irap per il 50% nel periodo di imposta del trasferimento e nei cinque seguenti.
Esercizi che decorrono dal 31 dicembre 2023
Attuata in Italia la global minimum tax
Istituzione dell’imposta integrativa, con aliquota pari al 15%, dovuta da gruppi multinazionali o nazionali con ricavi annui
superiori a 750 milioni di euro, in relazione alle imprese del gruppo soggette a bassa imposizione.
1° gennaio 2024
Diventa più cara l’Ivie sugli immobili all’estero
L’aliquota dell’imposta sul valore degli immobili detenuti all’estero (Ivie) viene equiparata all’aliquota massima Imu sugli immobili tenuti a disposizione: da 0,76% a 1,06%.
1° gennaio 2024
Più pesante l’Ivafe sui conti in Paesi a fiscalità privilegiata
L’imposta sul valore dei prodotti finanziari (Ivafe), dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero da persone residenti in Italia è pari al 4 per mille annuo del valore, se i prodotti finanziari sono detenuti in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato individuati dal Dm 4 maggio 1999.
1° gennaio 2024
Innalzato a 300mila euro il limite degli aiuti «de minimis»
Il massimale previsto per l’utilizzo degli aiuti di Stato de minimis viene innalzato a 300mila euro. Il nuovo limite deve essere rispettato nell’arco di tre anni, considerando tutti gli aiuti ricevuti a livello di impresa unica (ossia di gruppo). Sale da 500mila a 750mila euro in tre anni il limite per le imprese che forniscono servizi di interesse economico generale.
1° gennaio 2024
Versamenti Iva accorpati fino a 100 euro
Sale a 100 euro il limite d’importo al di sotto del quale i versamenti Iva, in caso di liquidazione mensile o trimestrale, possono essere rimandati al periodo successivo, ma andranno in ogni caso eseguiti entro il 16 dicembre.
Somme dovute con riferimento alle liquidazioni periodiche 2024
Versamento delle ritenute aggregato fino a 100 euro
Se l’ammontare delle ritenute di lavoro autonomo non supera il limite di 100 euro, diventa possibile accorpare il versamento a quello relativo al mese successivo (o al più tardi entro il 16 dicembre dello stesso anno). Il versamento delle ritenute operate nel mese di dicembre è comunque effettuato entro il giorno 16 del mese successivo.
Compensi corrisposti da gennaio 2024
Plusvalenze da cessione di quote: estesi i benefici Pex
Ammesse al regime di participation exemption (Pex) le plusvalenze realizzate da società ed enti non residenti, ove imponibili anche in Italia oltre che nello Stato di residenza del cedente. La modifica al Tuir arriva dopo due sentenze della Cassazione.
1° gennaio 2024
Restyling dei rapporti tra Fisco e contribuenti
Il decreto attuativo della delega fiscale sullo Statuto del contribuente ne modifica diversi istituti.
Previsto l’obbligo di motivazione rafforzata rispetto alle deduzioni non accolte per gli atti di accertamento adottati dopo il contraddittorio con il contribuente. Si amplia la casistica delle ipotesi di autotutela obbligatoria (mancata considerazione di pagamenti d’imposta regolarmente eseguiti; mancanza di documentazione poi sanata non oltre i termini di decadenza; errore sul presupposto dell’imposta) e si innalza a un anno il limite per procedere all’autotutela dopo la definitività dell’atto. Si riqualificano come annullabili gli atti del Fisco adottati in difformità dal contenuto della risposta, espressa o tacita, precedentemente resa a un’istanza di interpello.
18 gennaio 2024
Torna la rivalutazione di quote e terreni
Possibile rivalutare al 1° gennaio 2024 il valore delle partecipazioni negoziate e non negoziate e dei terreni per i beni posseduti al di fuori del regime d’impresa. L’imposta sostitutiva è del 16%; entro il 30 giugno va versata la prima rata ed eseguita la perizia sul valore.
30 giugno 2024
Un anno in più per notificare gli atti di recupero
Concesso un anno in più al Fisco per notificare gli atti di recupero degli aiuti di Stato – in scadenza tra il 31 dicembre 2023 e il 30 giugno 2024 –nei confronti di chi ha utilizzato bonus edilizi, superbonus, crediti d’imposta per la sanificazione o l’ampliamento dei luoghi di lavoro: in pratica, tutti quegli aiuti per i quali è prevista l’indicazione nella dichiarazione dei redditi.
30 giugno 2024
Compensazione dei crediti fiscali: cambiano le regole
Stop alla compensazione per i contribuenti che abbiano iscrizioni a ruolo per imposte erariali o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione per importi totali oltre 100mila euro, per i quali i siano scaduti i termini di pagamento e non ci sia stata sospensione. Obbligo per i contribuenti di usare i servizi telematici delle Entrate anche per compensare nel modello F24 i crediti nei confronti di Inps e Inail. L’attuazione, anche progressiva, delle nuove regole è subordinata a provvedimenti attuativi d’intesa tra Entrate, Inps e Inail.
1° luglio 2024
Possibile adesione al concordato preventivo biennale
I contribuenti soggetti agli Isa con un voto almeno pari a 8 e quelli nel regime forfettario potranno aderire alla proposta di concordato preventivo biennale: tale proposta, elaborata dalle Entrate, conterrà l’ammontare del reddito tassato per gli anni d’imposta 2024 e 2025; il contribuente pagherà le imposte reddituali su tale importo ma dovrà dichiarare tutti i ricavi e su di essi applicherà l’Iva (forfettari esclusi). Dal 2025 il termine ordinario per l’adesione sarà il 30 giugno. Il calendario è ancora in attesa dell’approvazione definitiva del decreto legislativo delegato – dopo il parere parlamentare atteso nei prossimi giorni – e del decreto ministeriale attuativo.
31 luglio 2024
Stop alle lettere delle Entrate ad agosto e dicembre
Nel mese di agosto e di dicembre le Entrate sospenderanno l’invio delle comunicazioni relative ai controlli automatizzati, ai controlli formali e alle liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance.
1-31 agosto e 1-31 dicembre 2024
Anticipo di due mesi per le dichiarazioni dei redditi
Anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap. Per i soggetti Ires il termine è anticipato dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.
30 settembre 2024
Possibile adeguare le rimanenze di magazzino
Prevista la possibilità di effettuare l’adeguamento delle esistenze iniziali dei beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa, delle materie prime e sussidiarie, dei semilavorati e degli altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione. È dovuta una sostitutiva del 18%, cui si può aggiungere l’Iva a seconda del metodo utilizzato per l’adeguamento. La scelta va fatta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 30 settembre 2023.
30 settembre 2024 (termine modello Redditi come anticipato dal decreto sugli adempimenti)
Tax credit in salvo anche senza indicazione in dichiarazione
La mancata indicazione dei crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse agli operatori economici nelle dichiarazioni annuali Ires, Irap, Iva e 770, se spettanti, non comporta la decadenza dal beneficio.
Dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2023
Gli atti della riscossione entreranno nel cassetto fiscale
Previsto il potenziamento dei servizi digitali delle Entrate e rafforzamento dei contenuti del cassetto fiscale, in cui saranno inseriti gli atti e le comunicazioni gestiti riguardanti i ruoli dell’agenzia delle entrate-Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’agenzia delle Entrate.
Disposizione da attuare
Comunicazione di fine deposito delle scritture contabili
Prevista una procedura per risolvere il problema che si crea quando un contribuente revoca a un professionista l’incarico di depositario delle scritture contabili senza avvisare le Entrate o diventa irreperibile o moroso. Il depositario potrà avvisare via Pec o raccomandata il contribuente che intende comunicare la cessazione dell’incarico e poi entro 60 giorni invierà tale comunicazione alle Entrate, “liberandosi” dell’onere di conservare i documenti.
Entrata in vigore del decreto
Ultimo appuntamento con la Cu per i forfettari
Dall’anno d’imposta 2024 i soggetti che corrispondono compensi ai contribuenti nel regime forfettario o dei vecchi minimi sono esonerati dalla presentazione della certificazione unica (Cu): quella presentata entro il prossimo ottobre per il 2023 sarà l’ultima.
31 ottobre 2024
L’invio al sistema Ts diventa semestrale
I soggetti tenuti all’invio dei dati delle spese sanitarie al sistema Tessera sanitaria trasmettono i dati con cadenza semestrale, entro i termini che sono stabiliti con decreto del Mef.
Termine da definire
Sale il tetto per rimborsi e compensazioni
Il tetto massimo per i rimborsi e per la compensazione dei crediti Iva, al di sotto del quale non è richiesto il visto di conformità, passa da 50mila a 70mila euro annuali. Quello per l’uso in compensazione dei crediti relativi alle imposte sui redditi e Irap passerà da 20mila a 50mila euro.
Entrata in vigore del decreto
Addebito di scadenze future da parte delle Entrate
Contribuenti e intermediari potranno inviare in un’unica soluzione tutti i modelli F24 relativi al pagamento di imposte ricorrenti e con scadenza prestabilita, autorizzando preventivamente l’addebito in conto. Saranno le Entrate a trasmettere le deleghe di pagamento agli intermediari della riscossione alle scadenze, con addebito diretto sul conto indicato e possibilità di usare PagoPA anche per i versamenti con F24.
Entrata in vigore del decreto
Obbligo di assicurazione per le imprese contro i rischi catastrofali
Le imprese con sede legale in Italia o con sede all’estero ma stabile organizzazione in Italia, iscritte nel Registro delle imprese in base all’articolo 2188 del Codice civile, sono tenute a stipulare, entro il 31 dicembre 2024 contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni direttamente causati da calamità naturali (sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni)
ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. Il rifiuto o l’elusione dell’obbligo a contrarre da parte delle imprese di assicurazione è punito con una sanzione da 100mila a 500 mila euro.
31 dicembre 2024
LAVORO E PENSIONI
Tassazione dei prestiti ai dipendenti
In caso di concessione di prestiti ai dipendenti, ai fini della determinazione dell’imponibile, si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al Tur vigente alla data di scadenza di ciascuna rata o, per i prestiti a tasso fisso, alla data di concessione del prestito, e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi.
Dal 1° gennaio 2023
Fringe benefit, doppia soglia a mille e 2mila euro per chi ha figli
Per il 2024 il limite di non imponibilità dei fringe benefit aumenta da 258,23 euro a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico e a mille euro per gli altri lavoratori dipendenti. Entro le stesse soglie sono esentate, anche a livello contributivo, le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, nonché le spese per il contratto di locazione della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
1° gennaio 2024
Premi di produttività: prelievo sostitutivo al 5%
Anche per il 2024, i premi di risultato e le forme di partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa potranno essere tassati con una imposta sostitutiva del 5 per cento.
1° gennaio 2024
Deduzione rafforzata per i nuovi assunti
Il costo del personale relativo alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, che abbiano determinato un incremento occupazionale, ai fini della determinazione del reddito d’impresa, fruirà di una deduzione maggiorata del 20 per cento. La maggiorazione potrà arrivare fino al 30% per determinate categorie di lavoratori svantaggiati.
1° gennaio 2024
Taglio al cuneo contributivo anche nel 2024
Previsto anche per il 2024 un esonero dei contributi previdenziali dovuti dai dipendenti pubblici e privati, esclusi i domestici, nella misura del 6% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 2.692 euro e del 7% se la medesima retribuzione non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
1° gennaio 2024
Decontribuzione per lavoratrici madri di due o più figli
Fino al 2026 è riconosciuto un esonero del 100% dei contributi a carico delle lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, esclusi i rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3mila euro. Per il solo 2024, tale esonero è riconosciuto anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.
1° gennaio 2024
Accesso alla pensione con Quota 103: calcolo e limiti
A chi matura i requisiti (almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi) nel 2024 l’assegno viene calcolato con il metodo contributivo. Si applica una finestra di sette mesi se lavoratore del comparto privato, di nove mesi se del comparto pubblico. Fino all’età della pensione di vecchiaia, l’importo dell’assegno erogato non può superare quello di quattro volte il trattamento pensionistico minimo.
1° gennaio 2024
TERZO SETTORE
Nuovo regime Iva per volontariato e associazioni di promozione
Per le attività commerciali eventualmente svolte, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale possono optare per il regime forfettario, valido ai soli fini Iva, fino a oggi applicato ai soli contribuenti minimi (articolo 1, commi 58 e seguenti della legge 190/2014). Per poter rientrare nel beneficio, gli enti non devono superare 65mila euro di ricavi.
1° gennaio 2024
Imponibili i corrispettivi da soci
Ai soli fini Iva, le prestazioni di servizi e le cessioni di beni effettuate da un ampio ventaglio di associazioni nei confronti di soci in conformità alle finalità istituzionali passano dal regime di esclusione a quello di esenzione. Rimane invariato il corrispondente regime di decommercializzazione Ires.
1° luglio 2024
Si resta a disposizione per ogni richiesta di chiarimento.
Dott. Corrado Torr
Lo Studio Torri Professionale Stp Srl resta a disposizione per chiarimenti, previo appuntamento.